Santarcangelo di Romagna sin dai tempi dei Romani era denominato "Pagus Acervolanus" o "Acervolanus". Qui si rifugiarono i primi cristiani perseguitati e forse nelle amletiche, antiche grotte tufacee. La città fu poi soggetta ai vescovi di Ravenna e di Rimini e nell'XI secolo venne fortificata. La rocca ne è testimonianza ancora tangibile. A cavallo del 1300 si succedette il dominio cesenate con quello riminese e nel 1390 la città fu espugnata da Giovanni Sforza. I Malatesti vi regnarono fino al 1462 quando venne conquistata con un terribile sacco dalle truppe comandate da Federico di Montefeltro. Dal 1503 al 1505, godendo di particolari esenzioni di tributi, Santarcangelo di Romagna fu governata dai veneziani. Dopo essere passata alla famiglia Zampeschi, la città tornò ai vescovi che qui ebbero sede con competenza anche su parte del territorio riminese fino a San Marino. La città trovò vigore e splendore nel '700 quando in particolare venne eletto papa Lorenzo Ganganelli, nato a Santarcangelo che passò alla storia, con il nome di Clemente XIV, per aver soppresso la Compagnia di Gesù. A lui venne dedicato l'arco trionfale ad opera di Cosimo Morelli, che disegnò anche l'antistante piazza. Santarcangelo di Romagna offre al visitatore curiosità e testimonianze storiche. Il monumento più visitato e certamente non del tutto catalogato, sono le grotte scavate nel tufo del colle Jovis che traforano il centro storico. Accanto alle grotte si erge la bella chiesa collegiata, costruita nel '700. Da visitare tutto il centro storico sul colle, con le sue strette vie dette "contrade". La torre dell'orologio o Campanone, dell'800, è testimonianza del simbolo laico della città. Poco lontano è la rocca Malatestiana, dove la leggenda vuole che si consumasse la vicenda di Paolo e Francesca.Fra le tante curiosità, oltre alla "tomba" di San Martino dei Mulini, a 6 km dal centro cittadino, una casa colonica fortificata del 1300, c'è l'antica Bottega del Mangano dove vengono stampate le tele a ruggine. Splendida città, a pochi passi dal mare, in cui è davvero piacevole passeggiare tra le strette e pittoresche viuzze, si può sostare nei numerosi negozi del centro, i palazzi storici e le piccole case colorate del borgo medievale. Qui' si possono trovare locali tipici, in cui assaporare la vera cucina romagnola e assaggiare le prelibatezze del nostro territorio: vini, formaggi, salumi, miele e prodotti artigianali di finissima lavorazione. Santarcangelo merita dunque una visita speciale, adagiata sul colle Giove, animata in ogni stagione da sagre, fiere, spettacoli.